Papa Francesco

Papa Francesco è morto: il pontefice migrante amico dei migranti

Papa Francesco è morto: il suo impegno per i migranti continua

Papa Francesco benedice un bambino migrante

Il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco, il pontefice che ha dedicato il suo pontificato ai più vulnerabili. Figlio di migranti italiani in Argentina, Jorge Mario Bergoglio non ha mai dimenticato le sue radici e ha fatto dell'accoglienza uno dei pilastri del suo ministero. La sua morte è avvenuta il 21 aprile 2025. Ne ricordiamo la figura non tanto in quanto capo religioso bensì perché il suo messaggio a favore dei migranti e la personalità trascendono le religioni. 


Ciao! Siamo Angélica ed Emanuele, i fondatori di Broccoly ®, realizziamo prodotti regalo originali e di qualità che raccontano l'Italia. Benvenuti nel nostro blog  , dove approfondiamo i temi che ci stanno più a cuore: immigrazione, integrazione e diversità. 



Angelica ed Emanuele, fondatori di Broccoly

Introduzione

La notizia ha colto il mondo di sorpresa questo 21 aprile 2025: Papa Francesco è morto all'età di 88 anni. Il pontefice argentino di origini italiane si è spento nelle prime ore del mattino nelle sue stanze in Vaticano. L'annuncio ha rapidamente fatto il giro del mondo, suscitando commozione e preghiere da ogni angolo del pianeta. La scomparsa di Papa Francesco segna la fine di un pontificato rivoluzionario, caratterizzato da una Chiesa "in uscita" e da una particolare attenzione verso i più emarginati, specialmente i migranti. La sua eredità spirituale e il suo impegno per una Chiesa più vicina agli ultimi resteranno indelebili nella storia

Le origini italiane di Papa Francesco

Jorge Mario Bergoglio, divenuto Papa Francesco il 13 marzo 2013, era profondamente legato alle sue radici italiane. Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, era figlio di emigranti piemontesi. Suo padre, Mario Giuseppe Bergoglio, e sua madre, Regina Maria Sivori, erano partiti dall'Italia per cercare fortuna in Argentina, come tanti italiani nel periodo tra le due guerre mondiali.

I nonni paterni di Papa Francesco provenivano da Portacomaro, in provincia di Asti, in Piemonte. La nonna Rosa era originaria di Piana Crixia, in provincia di Savona. Questo legame con l'Italia non è mai stato dimenticato dal pontefice, che più volte durante il suo pontificato ha ricordato con affetto le sue origini, sottolineando come la storia della sua famiglia fosse essa stessa una storia di migrazione.

Durante le sue visite in Italia, Papa Francesco ha spesso fatto riferimento alla sua "italianità", visitando anche i luoghi di origine della sua famiglia. Nel 2021, durante un viaggio apostolico in Piemonte, aveva dichiarato: "Torno alle radici dei miei genitori e dei miei nonni, in questa terra che porta nel mio cuore i ricordi di famiglia e di fede".

Un Pontificato dedicato ai migranti

Sin dall'inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha fatto della questione migratoria uno dei punti centrali del suo magistero. Il suo primo viaggio apostolico fuori Roma, nel luglio 2013, fu a Lampedusa, l'isola simbolo dell'emergenza migratoria nel Mediterraneo. In quell'occasione, pronunciò parole destinate a segnare tutto il suo pontificato: "Chi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle? Chi ha pianto per queste persone che erano sulla barca? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini? Per questi uomini che desideravano qualcosa per sostenere le proprie famiglie?"

Da quel momento, Papa Francesco non ha mai smesso di denunciare quella che ha definito "la globalizzazione dell'indifferenza". Nel suo discorso al Parlamento europeo nel 2014, il pontefice ammonì: "Non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero". Un appello che ha ripetuto instancabilmente fino agli ultimi giorni della sua vita.

Nel 2015, in piena crisi migratoria in Europa, Papa Francesco invitò ogni parrocchia, comunità religiosa e monastero in Europa ad accogliere una famiglia di rifugiati. Un gesto concreto che fu seguito dal suo esempio personale, quando accolse in Vaticano diverse famiglie siriane fuggite dalla guerra.

Uniamoci in preghiera per tutti coloro che hanno dovuto abbandonare la loro terra in cerca di condizioni di vita degne. Sentiamoci in cammino insieme a loro.

Papa Francesco

I gesti concreti

Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha compiuto numerosi gesti simbolici e concreti in favore dei migranti. Nel 2016, visitò il campo profughi di Moria a Lesbos, in Grecia, e al ritorno portò con sé in Vaticano dodici rifugiati siriani. Nel 2019, inaugurò nella Piazza San Pietro una scultura intitolata "Angels Unawares" (Angeli Ignari), raffigurante un gruppo di migranti e rifugiati di diverse culture ed epoche storiche.

Ma è soprattutto attraverso i suoi documenti magisteriali che Papa Francesco ha voluto lasciare un'impronta duratura sulla questione migratoria. Nell'enciclica "Fratelli tutti" del 2020, dedicò ampio spazio al tema, proponendo quattro verbi come linee guida per l'approccio ai migranti: accogliere, proteggere, promuovere e integrare.

Nel 2023, in occasione del decimo anniversario della sua visita a Lampedusa, pubblicò un documento intitolato "Mediterraneo, frontiera di pace", in cui ribadiva l'urgenza di "una risposta globale e condivisa" alla questione migratoria, sottolineando che "nessun paese può affrontare da solo questa sfida".

Le critiche e le incomprensioni

L'approccio di Papa Francesco alla questione migratoria non è stato esente da critiche, anche all'interno della Chiesa. Alcuni settori più conservatori lo hanno accusato di politicizzare eccessivamente il magistero pontificio e di concentrarsi troppo sulle questioni sociali a discapito di quelle dottrinali.

In risposta a queste critiche, Papa Francesco ha sempre sostenuto che l'accoglienza dei migranti non è una questione politica ma evangelica. In un'udienza generale del 2022, affermò: "Non si tratta solo di migranti, si tratta di tutte le persone scartate. In questo senso, i migranti sono emblematici di tutti gli scartati della società globalizzata".

L'eredità di Papa Francesco

Con la morte di Papa Francesco, la Chiesa perde una voce coraggiosa a difesa dei migranti. Il suo pontificato ha segnato un punto di svolta nell'approccio della Chiesa cattolica alla questione migratoria, ponendola al centro dell'agenda pastorale.

Conclusione

La scomparsa di Papa Francesco, il pontefice migrante amico dei migranti, lascia un vuoto profondo nel cuore della Chiesa e del mondo. La sua testimonianza personale, come figlio di emigranti italiani in Argentina, ha dato autenticità e forza al suo messaggio di accoglienza e fraternità universale.

Mentre il Collegio Cardinalizio si prepara a entrare in Conclave per eleggere il suo successore, rimane viva l'eredità di un Papa che ha saputo incarnare il messaggio evangelico dell'accoglienza dello straniero e che ha ricordato al mondo che, come amava ripetere citando il Vangelo: "Ero straniero e mi avete accolto".

Comentar

Ten en cuenta que los comentarios deben aprobarse antes de ser publicarse.

Este sitio está protegido por hCaptcha y se aplican la Política de privacidad de hCaptcha y los Términos del servicio.