Il 6 marzo di quest’anno, dopo otto anni, sono diventata ufficialmente una "maquediche".
Maquediche come il signor Nicola, che mi portava all'aeroporto di Maiquetía di Caracas con il suo taxi e si prendeva cura di me come se io fossi sua nipote.
Maquediche come il signor Mazzone che, con la sua tuta blu e i suoi occhi ancora più blu, riparava sempre gratuitamente tutto ciò che si rompeva nell'edificio Montanaro di Montalbán. (E ogni volta che doveva "arreglar la tubatura" bussava alla mia porta, e a quella di altri 20 vicini, per dirci nel suo adorabile itañolo che “iba a quitar l'acqua por dos horas").
Maquedice come il signor Mauro, che senza fare tante domande mi ha dato il mio primo lavoro come giornalista a La Voce D'Italia.
Maquedice come il signor Antonio, che correggeva i miei articoli con gentilezza e puntualità. Maquedice come la signora Giuseppina, che faceva i dolci più buoni della Avenida Minerva e me li regalava ogni volta che poteva.
Maquedice come il Prof. Pellegrino, che mi ha insegnato economia all'UCAB. Maquedice come i professori Giovanna, Antonio, Letizia, Luca e Mario che mi hanno insegnato l'italiano all'UCV.
"Maquediche" nasce dall'italiano "ma che dici?" ed era il soprannome che i venezuelani davano agli italiani quando questi ultimi non capivano il nostro spagnolo e chiedevano appunto "ma che dici?"🤌
Non era un soprannome dispregiativo, anzi, era di affetto.
Perché gli italiani in Venezuela si sono guadagnati il rispetto con il loro lavoro, le loro buone maniere, il loro amore per l'estetica, la loro gentilezza e la loro generosità.
Non so se mi verrà mai dato un soprannome qui in Italia, o se ne ho già uno e non lo so 😁, spero solo di riuscire a guadagnarmi almeno un quarto del rispetto che si sono guadagnati gli italiani in Venezuela 🇻🇪
Da oggi sono anche una cittadina italiana. Spero che agli stranieri senza cittadinanza in Italia che hanno i meriti per averla, soprattutto i nuovi italiani che qui nascono, studiano, crescono e lavorano, gli venga riconosciuta la cittadinanza come è giusto che sia.
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