Il famoso Made in Italy con le sue quattro A - arredo, agricoltura, abbigliamento e automazione - rappresenta settori d’eccellenza che ci danno lustro nel mondo.
Ebbene, questi e altri settori della nostra economia sono sempre più dinamici grazie al Made in Italy 2.0. Grazie al lavoro, al capitale e al rischio imprenditoriale di migranti.
In Italia, infatti, 1 azienda su 10 è guidata da persone nate fuori dall’Italia e che hanno scelto proprio il nostro Paese per realizzare il loro progetto di vita.
Secondo le ultime rilevazioni disponibili condotte da Fondazione Leone Moressa su dati Infocamere, nel 2022 in Italia gli imprenditori nati all’estero erano 761.255 pari al 10% del totale.
Una tendenza in costante crescita negli ultimi dieci anni (+39,7%), e di segno diametralmente opposto rispetto al costante declino di imprese fondate da cittadini italiani nati in Italia (-10,2%)
I migranti con il più alto tasso di imprenditorialità (numero di imprenditori rispetto al numero totale della popolazione residente) sono:
macedoni
russi
cinesi
moldavi
turchi
Fonti:
Imprenditoria migrante, la crescita continua