“Migrare è una scelta, non una necessità, ma per molti è l’unica scelta possibile”. Antonio Guterres.
I migranti svolgono un ruolo fondamentale nell'economia mondiale, spesso sottostimato.
Promuovono l’interscambio commerciale
Per gli Stati Europei in media un aumento del 10% di popolazione migrante genera un un aumento del 3% di importazioni e di 1.5% di export.
Avviano imprese e creano posti di lavoro
Per portare il solo esempio dell’Italia i migranti rappresentano il 10% del totale degli imprenditori. Una tendenza in costante crescita negli ultimi dieci anni (+39,7%), e di segno diametralmente opposto rispetto al costante declino di imprese fondate da cittadini italiani nati in Italia (-10,2%).
Possono portare nuove idee e tecnologie nei paesi di destinazione
Sergey Brin nasce a Mosca ed emigra negli Stati Uniti all’età di 6 anni. Insieme a Larry Page inventerà Google. è uno dei tantissimi esempi positivi di creazione di valore e nuove tecnologie da parte di migranti.
Coprono la domanda di lavoro di alcuni settori
Agricoltura, edilizia, assistenza domestica e trasporti sono alcuni dei settori nei quali l’apporto di manodopera fornito dai migranti risulta vitale in molti dei Paesi industrializzati.
Migliorano le condizioni economiche dei Paesi di origine
I migranti, con le rimesse, apportano liquidità fondamentale nelle casse delle famiglie di origine. Spesso, inoltre, pur continuando a vivere e lavorare fuori dal proprio Paese, investono in attività economiche e, nel caso di un loro ritorno, portano una crescita enorme di competenze.
Portano un impatto positivo sulla società
Aiutano a creare una forza lavoro più diversificata e a promuovere la tolleranza e l'inclusione.
Certo, è vero pure che i migranti possono anche rappresentare una sfida per l'economia locale.
Il processo di regolamentazione dei flussi migratori e di integrazione è cruciale per bilanciare i benefici e le sfide della migrazione al fine di creare un impatto positivo tanto per i migranti che per i paesi di destinazione.
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