Storia dietro l'illustrazione: In Gelato We Trust

Storia dietro l'illustrazione: In Gelato We Trust

Il gelato è il dolce italiano più amato dagli italiani e dagli stranieri.

Solo in Italia ci sono 39.000 gelaterie, in Europa 65.000. Eppure, quanti conoscono la sua storia?

Il gelato ha una storia di contaminazioni, che si fonda con la storia italiana e ne diventa emblema. La vera origine del primo esempio di gelato è sconosciuta, si pensa risalga a oltre 3000 anni fa e sia asiatica.

Il gelato come lo conosciamo oggi inizia a svilupparsi in Italia durante il Rinascimento, precisamente alla corte dei Medici di Firenze. I Medici, ricchissimi mecenati, finanziarono una competizione con l’obiettivo di produrre il miglior dessert freddo al mondo. Vinse Cosimo Ruggeri, un alchimista, che creò un dessert freddo a base di crema d’uova. Nel 1565 i Medici reclutarono l’architetto e artista Bernardo Buontalenti per organizzare il ricevimento in città del Re di Spagna. Fu in quell’occasione che Buontalenti preparò un dessert che è considerato l’antenato del gelato italiano: una crema fredda a base di latte, tuorlo d’uovo, miele e vino aromatizzato con bergamotto, limone e arancio. Il dolce riscontrò un enorme successo, ma a causa degli alti costi di ghiaccio e sale rimase un dessert per ricchi.

Cento anni più tardi, intorno al 1686, il cuoco siciliano Francesco Procopio dei Coltelli creò la prima miscela per produrre e confezionare il gelato. La storia di Procopio dei Coltelli è una storia di emigrazione. Il ristoratore emigrò prima dalla sua Aci Trezza, vicino Catania, per trasferirsi a Palermo, perfezionando l’utilizzo di una macchinetta per la produzione del ghiaccio inventata dal nonno. Da lì emigrò poi a Parigi, dove rilevò un Cafè che prese il suo nome, Cafè Procope, e che divenne uno dei locali più apprezzati dalla nobiltà parigina. Il Re Sole in persona assaggiò il nuovo gelato al latte. L’invenzione di Procopio ebbe talmente successo che Luigi XIV gli conferì una concessione esclusiva per la produzione del gelato.

Nel 1694 invece il marchigiano Antonio Latini, chef ai servizi del viceré di Napoli, scrive la prima ricetta conosciuta del sorbetto al latte.

Passa quasi un altro secolo prima che il gelato italiano varchi l’Atlantico e venga esportato negli Stati Uniti. A New York il genovese Giovanni Bosio aprì nel 1770 la prima gelateria.

Sempre ad un altro italiano, Italo Marchioni, si deve l’invenzione, avvenuta negli Stati Uniti, del primo cono gelato. Era il 1868.

A cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, nel 1927, nasce la prima gelatiera automatica, per mano del bolognese Otello Cattabriga.

Esiste una città del gelato? Sì, è Longarone, incastonata nella Dolomiti, Patrimonio UNESCO. Qui nel 1959 iniziò la prima fiera del gelato e qui ha sede la Mostra Internazionale del Gelato Artigianale.

Tantissime le famiglie bellunesi di gelatai che dal Secondo dopoguerra sono emigrate ed hanno contribuito alla diffusione del gelato nel mondo. Innovazione, creatività, diversità e contaminazione.

Gli ingredienti della storia del gelato sono gli ingredienti della cultura italiana.

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