Ritratto di Fiorello La Guardia

Fiorello La Guardia, il più grande italiano d'America

Chi è Fiorello La Guardia?

Manifesto di inaugurazione dell
Works Progress Administration Federal Art Project, Public domain, via Wikimedia Commons

Perché un aeroporto di New York è dedicato a un italiano di nome Fiorello La Guardia? Scopriamo l'affascinante storia di una delle icone degli italo-americani e uno dei migranti italiani che più ha reso onore all'Italia. 


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Chi è Fiorello La Guardia?

Politico italo-americano nato a New York, membro del Congresso, sindaco di New York per ben due volte (dal 1933 al 1940), fu anche interprete negli uffici dell'immigrazione a Ellis Island e avvocato. Fu una delle personalità più impegnate nel favorire a rafforzare i legami tra Italia e Stati Uniti.

Le origini italiane

Fiorello Henry La Guardia nacque l’11 dicembre 1882 a New York, ma le sue radici affondano profondamente in Italia. Suo padre, Achille La Guardia, era originario di Cerignola, in Puglia, mentre la madre, Irene Coen, proveniva da una famiglia ebraica di origine triestina. Il cognome “La Guardia”, ancora oggi famoso in tutto il mondo grazie anche all’aeroporto newyorkese che porta il suo nome, racchiude in sé un’eredità tipicamente italiana.

Dopo alcuni anni negli Stati Uniti, la famiglia La Guardia tornò in Italia, e il giovane Fiorello visse parte dell’infanzia a Trieste e poi a Fiume, dove imparò perfettamente l’italiano. Questa formazione biculturale gli permise, in età adulta, di muoversi con naturalezza tra due identità.

Dall'Italia agli Stati Uniti: l'ascesa di un italo-americano

Rientrato negli Stati Uniti, La Guardia iniziò la sua carriera come interprete al Servizio Immigrazione di Ellis Island, dove migliaia di italiani arrivavano ogni giorno in cerca di fortuna. Questa esperienza fu determinante: lo mise in contatto diretto con la sofferenza, la speranza e la dignità degli immigrati italiani, e gli fece comprendere le ingiustizie che spesso subivano.

La sua passione per la giustizia lo spinse presto verso la politica. Dopo aver studiato legge, divenne avvocato e, nel 1916, fu eletto deputato al Congresso per il Partito Repubblicano. Fin dall’inizio, La Guardia si distinse come un politico determinato: difendeva i lavoratori, denunciava la corruzione e lottava per i diritti civili, in un’epoca in cui essere un italoamericano in politica non era affatto semplice.

Il Sindaco che cambiò New York

l momento più importante della carriera di Fiorello La Guardia arrivò nel 1934, quando fu eletto sindaco di New York City, una città in crisi dopo la Grande Depressione. Rimase in carica fino al 1945, trasformando radicalmente la metropoli.

La Guardia si mise subito al lavoro per ripulire la città dalla corruzione e modernizzare i servizi pubblici. Sotto la sua guida nacquero progetti sociali innovativi, scuole pubbliche, parchi e alloggi popolari.

Dichiaratamente antifascista, durante la Seconda Guerra Mondiale La Guardia divenne un simbolo di unità nazionale. Si impegnò per mantenere alto il morale dei cittadini e per difendere le minoranze, in particolare gli italiani d’America, che spesso erano guardati con sospetto a causa dell’alleanza dell’Italia fascista con la Germania.

L'uomo dietro il politico

Fiorello La Guardia non era solo un politico brillante: era un uomo vicino alla gente. Bilingue italiano e inglese, amava mescolarsi tra i cittadini nei mercati e nelle strade. Durante gli scioperi, non esitava a presentarsi personalmente per negoziare con i lavoratori.

Celebre è rimasto il suo gesto del 1945, quando, durante uno sciopero dei giornalisti, decise di leggere le favole ai bambini alla radio, per non privarli delle storie pubblicate ogni giorno nei quotidiani.

L'eredità di La Guardia

L’impatto di Fiorello La Guardia su New York fu enorme. Tanto che, nel 1947, anno della sua morte, a due anni di distanza dalla fine del suo mandato, la città gli rese omaggio intitolandogli uno dei suoi aeroporti principali: il La Guardia Airport. Oggi milioni di persone passano ogni anno da quello scalo, spesso senza sapere che porta il nome di un uomo figlio di italiani che trasformò New York.

L’eredità di La Guardia va oltre le opere pubbliche e i successi amministrativi. Rappresenta il simbolo di una identità italoamericana positiva, fondata sull’impegno civico, la cultura e la solidarietà. In un’epoca in cui molti italiani erano discriminati, lui dimostrò che le radici italiane potevano essere motivo di orgoglio.

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